Tredici corpi recuperati dalla guardia nazionale tunisina, ventisette persone disperse e soltanto due sopravvissuti. È questo il tragico bilancio dell’ennesima strage nel Mediterraneo avvenuta lungo la rotta che collega Sfax all’isola di Lampedusa. Secondo quanto riferito dalle autorità tunisine il barcone sarebbe affondato al largo della città di Mahdia. «Le ricerche continueranno», hanno fatto sapere. Sebbene non ci siano grandi speranze di trovare dei superstiti. Tutti i migranti erano di origine subshariana. In fuga dai loro paesi di origine ma anche dalla Tunisia di Kais Saied, presidente che in più occasioni ha alimentato discorsi e politiche razziste. Con queste vittime il conto dei morti lungo la rotta del Mediterraneo centrale supera i 100 in poco più di un mese.