«Le sentenze su Berlusconi non ostacoleranno sicuramente i processi di riforma della Giustizia che sono in corso». Il guardasigilli Andrea Orlando, ieri a Reggio Calabria, garantisce che la traduzione in legge della riforma è all’orizzonte. Le linee guida sui 12 punti in cui si articola il piano, stanno via via prendendo corpo sul sito del ministero e entro il 20 agosto il ministro conta di mettere in chiaro quasi tutte le «schede» della riforma: Csm, responsabilità civile dei magistrati, riforma del disciplinare, accelerazione del processo penale, intercettazioni. Procede intanto il processo civile telematico scattato il 30 giugno: oltre 100mila gli atti già depositati da avvocati e magistratura.