Silvia Bonanni
Calzarughe bodyfanti
Terre di Mezzo, € 14
Siamo disposti a scommettere che bambine e bambini, aprendo questo incantevole libro illustrato, abbandoneranno i giochi elettronici per tornare a divertirsi sulle pagine di carta. Il titolo Calzarughe bodyfanti prosegue con ‘e altri animali da salvare’, messaggio lanciato da Silvia Bonanni, illustratrice per Gianni Rodari e Bernard Friot. Il coccodrillo cubano, l’orango di Sumatra, la tigre, la foca e altri animali a rischio di estinzione diventano amici pupazzi, da realizzare con vecchie calze, guanti consumati, magliette lise, fettucce, bottoni. Ogni animale viene presentato con due pagine a indovinello; altre due ne raccontano le caratteristiche, i luoghi dove vive, il cibo di cui si nutre, i pericoli che corre, il numero di esemplari rimasti. Il paragrafo ‘Tu cosa puoi fare’ sprona a non comprare, per esempio, oggetti in avorio e abiti in pelle, e a dedicare sempre grande attenzione ai problemi e alle tematiche ambientali. Il capitolo ‘E adesso passa all’azione’ insegna come realizzare passo dopo passo i pupazzi. Lavoro facile, meraviglioso, sanamente manuale. Da segnalare anche L’arte contemporanea è un gioco da ragazzi, di Elena Valfré e Giulia Volonté, e Filo Magico, di Mac Barnett e Jon Klassen. Stessa filosofia, identica magia.

AA. VV.
Centrifuga.
Fughe, ritorni e altre storie
Sinnos, € 12
Aprire gli occhi dei bambini e dei ragazzi alle realtà che li circondano è da sempre il tratto distintivo del lavoro di Sinnos. Basterà ricordare libri quali Diego e i diritti dei lavoratori, Salvo e le mafie, Nina e i diritti delle donne; le graphic Novel Pioggia di primavera e, uscita recentissima, La compagnia dei soli; il fitto catalogo dedicato all’infanzia. Nella collana ‘Narrativa per giovani adulti’, Centrifuga raccoglie ventinove racconti d’autore ambientati nelle periferie e nei quartieri delle città, mescolati e scomposti come, appunto, dentro una centrifuga. Sinnos sostiene l’Associazione Leggimi forte, che porta libri e autori dentro l’emarginazione urbana. L’introduzione al libro è affidata a uno dei responsabili, Domenico Falco. Eccone un passaggio «Questi racconti… smontano il cliché della periferia sordida e senza gloria, senza tuttavia ricadere nell’opposto banale, se non fuorviante, del luogo idilliaco dove nascono amicizie storiche o dove si rifà il mondo». Nella collana Nomos, Lia Tagliacozzo ed Eleonora Antonioni firmano Inviati per caso. Viaggio nell’Italia delle religioni, graphic novel di un’esperienza che insegna ad abbattere le montagne dell’ignoranza scalate ogni giorno da Salvini e compagnia berciante.

Massimo Roscia
Di grammatica non si muore
Sperling & Kupfler € 15, 90
Roscia si era già fatto apprezzare, e non poco, nel suo precedente lavoro, La strage dei congiuntivi, pubblicato per Exorma. Il successo del romanzo e il passaggio, quasi inevitabile, a un editore più grande, non ha per fortuna smorzato nell’autore il senso dell’ironia, l’intelligente leggerezza, il modo garbato di difendere la lingua italiana senza offendere nessuno. Di grammatica non si muore, questo è certo. Ma in grammatica si può migliorare. Tranquilli, rassicura Roscia: qui non si dettano regole, preferendo loro esempi in forma di aneddoti e raccontini; qui non si impongono obblighi e divieti assoluti, ostili alla vitalità e alle mutazioni della lingua; qui non si mettono all’indice gli errori, né li si trasforma in cose di cui vergognarsi. E che questi siano la linea e lo spirito (so) adottati, ne sono riprova la dedica ‘Ha tutti i miei lettori’, e le titolazioni dei capitoli: Cera una volta l’apostrofo, Da zero accento, Buon pro (nome) vi faccia… Tutto ciò non induca a pensare a un’opera di qualche superficialità. Roscia, con la leggerezza e l’ironia di cui sopra, indaga equivoci e brutte abitudini così comuni nel nostro idioma, fornendoci gli strumenti per correggerli, evitarli, cancellarli. Se avessimo in voi lo compreressimo.

Paolo Di Paolo, Michela Monferrini
Cercando Tabucchi
Diario di viaggio/ Fotografie
Postcart/ Incontri € 22
Immagini e parole per la nuova collana dell’editore romano specializzato nella fotografia d’autore. Basterà ricordare Macondo, lunga ricerca di Fausto Giaccone sui luoghi colombiani di Gabriel Garcia Marquez, o Tehran Echoes di Pietro Masturzo e Carlo Maddalena, sulla Rivoluzione Verde del 2009 in Iran. Se, di certo, l’abbinamento non costituisce novità, è il taglio del linguaggio, sia visivo che narrativo, a fare la differenza. La ricerca condotta da Di Paolo e Monferrini non si limita a descrivere ed esplorare i luoghi lusitani che ispirarono l’autore di Sostiene Pereira e Requiem. Quei luoghi sono senza dubbio in primo piano, da Lisbona a Cabo da Roca, da Porto a Espinho, ma penna e obbiettivo ne danno conto attraverso una cronaca viene da dire intima, che valorizza il particolare, si sofferma su minuscoli frammenti di una città o sul colore del cielo a un’ora precisa. C’è felice corrispondenza tra chi scrive e chi fotografa nella somiglianza e nella scelta dei dettagli, delle sfumature, delle sfocature intenzionali, come a volere che il resto sia compito del lettore immaginarlo o viverlo. Storia di un’amicizia, splendidi scatti in bianco e nero di Giuseppe Leone, nasce dagli incontri siciliani con Bufalino, Consolo e Sciascia.

AA.VV
La film di Elvira
Cactus Film/ Laceno d’Oro/ Cinemasud
Il titolo ricorda che ai tempi di Elvira Notari le pellicole mute venivano chiamate ‘filmine’. Ma chi era Elvira Notari, nata a Salerno nel 1873 e morta a Cava de’Tirreni nel 1946? Anzitutto la prima regista donna del cinema italiano, e insieme autrice e produttrice di oltre sessanta lungometraggi e un centinaio di corti. Di tale patrimonio, testimone di una vera e propria industria cinematografica napoletana, restano solo tre titoli, È piccerella, ‘A santanotte e Fantasia ‘e surdate. La Dora Film, questo il nome della casa di produzione di Elvira e del marito Nicola, ambientò le sue storie nei bassi di Napoli, la parte della città più povera e vera. A fermarla, con la censura e poi con uno stop definitivo, intervenne il fascismo, che non gradiva tale ‘indegno’ verismo. Affascinati dalla figura della Notari, Licio Esposito della Cactus Film, Paolo Speranza, direttore di Cinemasud, e il regista Mario Franco, nell’ambito del Festival internazionale di cinema Laceno d’Oro, Irpinia, hanno realizzato due anni fa una mostra – evento. Cui oggi si aggiunge il libro, che, arricchito da immagini preziose, raduna scritti d’autore dedicati a Elvira e al suo lavoro. Per averlo occorrono dieci euro e una mail a cactusfilmprod@hotmail.com.

Romano Lupi, Riccardo Mandelli
Il libro nero del Festival di Sanremo
Odoya € 20
Da anni il Festival di Sanremo è un’insulsa e interminabile passerella di mediocri canzoni, presentate da showman lampadati e vallette imbambolate. Ma queste, per dirla con Totò, sono quisquilie e pinzillacchere rispetto al Festival raccontato da un giornalista (sanremese) e da uno storico del gioco d’azzardo. Cent’anni di storia e trecento pagine avvolte nel buio di trame che iniziano ai primi del ’900 con l’apertura del Casinò: macchina da denaro d’azzardo, riciclato, manovrato ben oltre i limiti del lecito. Nel tempo diventano habitué dei tavoli da gioco e delle salette riservate personaggi come Lucky Luciano, Gaetano Badalamenti, Tommaso Buscetta, Salvatore Greco, trafficanti di droga, i golpisti di Gladio, spioni e affaristi. Poi, nel 1951, la competizione canora, un’idea del commerciante di fiori Amilcare Rambaldi e del giornalista Angelo Nizza. La kermesse si rivela subito una miniera d’oro per tutto ciò che intorno al Casinò ruota vorticosamente. E se, almeno da Nilla Pizzi a Domenico Modugno, le vittorie furono pulite, il sospetto di combine non solo discografiche andò facendosi sempre più forte. La direzione artistica del festival, affidata nel 2004 a Tony Renis, da sempre in odore di mafia, ne è stata esplicita conferma.

Susanna De Ciechi
La bambina con il fucile
@uxilia Books € 14, 90
L’inferno dei bambini soldato nelle regioni del mondo sconvolte dalle guerre è argomento di una bibliografia purtroppo sempre più vasta. Per analogia di titoli citiamo Memorie di un soldato bambino di Ishmael Beah (Neri Pozza), teatro la Sierra Leone, e Una bambina soldato di China Keitersi (Marsilio), dentro la tragedia dell’Uganda. Bambina soldato nello Sri Lanka del 2000, messo in ginocchio dalla guerra civile, è anche Pratheepa. Appena quindicenne, i guerriglieri tamil la rapiscono da scuola e, ricorrendo alla tortura per convincerla, la trasformano in un’incolpevole macchina di morte. Nel corso di un combattimento, Pratheepa viene ferita gravemente a un braccio. Con l’altro continuerà a lanciare granate. Nel 2010, il medico Massimiliano Fanni Canelles, in missione per verificare le condizioni degli orfani dopo lo tsunami del 2004, scopre una realtà infantile fatta di violenze e schiavismo. Pratheepa, rinchiusa in carcere, è una delle migliaia di vittime. Grazie alla onlus @uxilia fondata da Fanni, troverà rifugio e cure insieme a tanti altri bambini e adolescenti. La sua storia, in forma di romanzo, è diventata un libro, il cui ricavato andrà interamente a finanziare i progetti dell’associazione. Info, auxiliaitalia.it

Gianni Passavini
Porno di carta
Jacobelli Editore € 18
Nel 1982, Gianni Passavini varca la soglia dell’International Press, editrice del mensile per soli uomini Le ore. Tre anni prima si è dimesso da direttore responsabile del Quotidiano dei Lavoratori. Necessità economica fa virtù. Non è certo l’unica sorpresa che Porno di carta riserva. Le vicende di Saro Balsamo, tycoon del porno dalla seconda metà degli anni ’60 agli anni ’80, marito e poi nemico di Adelina Tattilo, altra famosa firma del settore, sono immerse nella storia dell’Italia di quegli anni. Il libro è una saga del moralismo ipocrita di giudici asserviti al comune senso del pudore democristiano; di fughe all’estero per scampare alla galera, di miliardi guadagnati e persi; di arresti e processi a luci rosse celebrati insieme a quelli contro gli studenti e gli operai del ’68 e post; di stragi di copie stampate e della strage di piazza Fontana; di giornalisti hard che diventano editori di mensili legati ai Servizi Segreti, Mino Pecorelli con OP su tutti; di figure quali Maria Jatosti, compagna di Luciano Bianciardi, chiamata a dirigere il nuovo Le ore in versione più che esplicita. Un libro minuzioso, documentato, costruito connettendo le trame di un paese pornografico non certo per colpa di Men, Doppio Senso e via sfogliando.