Abbiamo lottato duramente per sei mesi, fino alla fine per ottenere il miglior risultato possibile, un accordo che consentirà alla Grecia di rimettersi in piedi e al popolo greco di essere in grado di continuare a combattere. Abbiamo affrontato decisioni difficili e difficili dilemmi. Ci siamo assunti la responsabilità di una decisione per evitare l’attuazione degli obiettivi più estremi portati avanti dalle forze conservatrici più estreme dell’Unione europea.

Questo accordo prevede misure severe. Tuttavia, abbiamo impedito il trasferimento di proprietà pubbliche all’estero, abbiamo impedito l’asfissia finanziaria e il crollo del sistema finanziario – che erano già stati pianificati nei minimi dettagli e alla perfezione – che erano in corso di attuazione.Infine, in questa battaglia dura, siamo riusciti a ottenere la ristrutturazione del debito e un processo di finanziamento a medio termine.

Eravamo consapevoli che non sarebbe stato un compito facile, ma abbiamo creato un patrimonio molto importante. Un lascito importante, e un cambiamento tanto necessario per tutta l’Europa. La Grecia continuerà a combattere, noi continueremo a combattere, in modo da poter tornare a crescere, a recuperare la nostra sovranità nazionale persa. Abbiamo guadagnato la nostra sovranità. Abbiamo inviato un messaggio di democrazia, un messaggio di dignità, in Europa e nel mondo. Questa è l’eredità più importante di questi giorni.

Vorrei ringraziare tutti i miei colleghi-ministri, i colleghi e i collaboratori che hanno portato avanti, insieme a me, una lotta molto dura. Una lotta, che alla fine di questa storia, sarà rivendicata.La decisione di oggi manterrà la stabilità finanziaria della Grecia e getta le basi per una potenziale crescita. Tuttavia, come si sapeva da prima, l’accordo sarà difficile da attuare. Le misure comprendono quelle che il parlamento ha votato.

Sono misure che inevitabilmente alimentano tendenze recessive. Tuttavia sono fiducioso che il «pacchetto sviluppo» da 35 miliardi di euro che abbiamo concordato insieme alla ristrutturazione del debito e al finanziamento per i prossimi tre anni, potrà creare un clima di fiducia in modo che gli investitori si renderanno conto che i timori di un «Grexit» sono una cosa del passato, alimentando investimenti che compenseranno eventuali tendenze recessive.

Credo che la grande maggioranza del popolo greco sosterrà lo sforzo di tornare a crescere; essi riconoscono che abbiamo combattuto per una causa giusta, abbiamo lottato fino alla fine, abbiamo negoziato giorno e notte, e non importa quanti saranno i pesi che dovremo sopportare – lo garantisco – lo faremo con la giustizia sociale. Coloro che hanno portato sulle proprie spalle il peso degli ultimi anni non pagheranno il conto una volta di più. Questa volta, coloro che finora hanno evitato di pagare – protetti dai precedenti governi – inizieranno a pagare.

Infine, voglio impegnarmi in questa promessa: da adesso in poi dobbiamo combattere sodo, come abbiamo combattuto finora, per ottenere il miglior risultato in Europa, per liberare gli interessi di questo paese. La Grecia ha bisogno di riforme radicali a favore delle forze sociali, e contro l’oligarchia che ha portato alla situazione attuale del paese. L’impegno per questo nuovo sforzo inizia domani.

* dichiarazione ufficiale al termine dell’eurosummit del 12 luglio