Zelensky è arrivato ieri in Arabia saudita per «proseguire il dialogo con Sua Altezza Reale il Principe ereditario Mohammed bin Salman , per discutere della Formula di Pace e dei prigionieri di guerra e dei deportati. La leadership del Regno ha già contribuito alla liberazione del nostro popolo….», all’odg investimenti e ricostruzione.

Poi ha lanciato, alla Lega araba in corso, un messaggio in difesa della democrazia e contro i paesi che non denunciano l’aggressione russa e la criminalità di Putin, vedi la morte in carcere dell’oppositore Navalny – di cui crediamo sia comunque responsabile.

Non ce l’aveva purtroppo con bin Salman il «liberatore» – per Renzi “l’uomo del Risorgimento” – che proprio sugli oppositori un po’ difetta: per la stessa Cia lui è il mandante dell’uccisione dell’oppositore Khashoggi nel 2018 (poi fatto letteralmente a pezzi). Quanto ai diritti umani, ieri con Zelensky ospite, sono state eseguite 7 condanne a morte di oppositori, un record in un giorno, con 31 esecuzioni capitali da inizio 2024 e 172 nel 2023, denunciano le ong umanitarie europee e saudite.