Il «testa a testa» nel referendum greco, propagandato dai grandi media, si è rivelato una sonora testata nel muro per i fautori interni e internazionali del «Sì». Il popolo greco ha detto «No» non solo alle misure di «austerità» imposte da Ue, Bce e Fmi, ma, di fatto, a un sistema – quello capitalistico – che soffoca la democrazia reale. Le implicazioni del referendum vanno al di là della sfera economica, coinvolgendo gli interessi politici e strategici non solo di Bruxelles, ma (cosa di cui non si parla) quelli di Washington. Il presidente Obama ha dichiarato di essere «profondamente coinvolto»...
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Grecia, l’ombra di «Prometeo»
L'arte della guerra. La rubrica settimanale di Manlio Dinucci