Nella notte tra martedì e mercoledì allarme bomba in piena Copacabana. Sono intervenuti gli artificieri ed è stato fatto brillare uno zaino proprio di fronte all’Hotel Excelsior, che ospita le più importanti autorità. Un paio di agenti ai quali ci si rivolge per capire, fanno intendere che la chiamata deve essere opera di un mitomane, ma non potevano non intervenire. Poco dopo comincerà a piovere a Rio, cosa che ha fatto saltare diversi appuntamenti, sia quelli sportivi, come le gare del tennis, che eventi di contorno.

Nella zona portuale, dove c’è il boulevard olimpico, c’è sempre un gran via vai di gente tutto il giorno, ci sono concerti e spettacoli e anche in caso di maltempo c’è sempre buon afflusso. Qui gli stand delle aziende partner dei Giochi la fanno da padrona, ma la sera chiudono davvero presto, spesso prima delle dieci, così sono cominciati a spuntare di nuovo i venditori di strada che erano stati cacciati nei giorni passati. Per loro è un periodo molto difficile, ma bisogna dire che si sanno ingegnare per bene. Alcuni si sono riciclati bagarini.

A partire da Praca XV, la zona portuale è una delle grandi scommesse della città. Il Vlt, tram elettrico che porta qui doveva essere uno degli esempi della crescita di Rio ma è sempre vuoto, viaggia scortato dalla polizia e più di qualche volta è stato costretto a fermarsi. Il tratto che percorre è davvero breve e non si capisce bene cosa ne sarà poi, visto che già ora lo usa pochissima gente. Raggiungere invece dalla città i vari impianti non comporta grossi problemi, i mezzi sono a disposizione in modo tale da favorire l’accesso del pubblico. Le stazioni della metro sono state organizzate in modo tale da dividere chi vuole raggiungere i siti degli eventi sportivi dagli utenti abituali. La cosa sta funzionando. Colpisce però che non ci siano quasi mai accessi facilitati per i disabili. Nelle metro, questo problema, è stato risolto proprio poco prima dell’apertura dei Giochi. Gli impianti sono stati pensati anche per questo, ma nel resto della città? I Giochi hanno di fatto costretto gli amministratori di Rio a occuparsi della questione. E tra poco più di un mese ci saranno le Paralimpiadi.

A Deodoro si giocano le gare di rugby e hockey su prato. Per raggiungere gli impianti, gli unici nella zona Norte della città, si prende la metro, poi a Central si sale un treno che porta a Deodoro e qui si deve camminare parecchio prima di arrivare. Ad accogliere il pubblico un carro armato e gli uomini dell’esercito. Sono dappertutto, per lo più giovani.

Nella gara di hockey in cui il Brasile è stato battuto 9-1 dall’Inghilterra, a un certo punto, sul 6 a 1 per gli inglesi, il tecnico decide di giocare l’ultima parte di match senza portiere. È inteso come un gesto di sportività ma il pubblico non comprende e anzi la interpreta come un’umiliazione, ragionando forse calcisticamente. Così all’uscita dell’estremo difensore inglese la gente lo copre di fischi e insulti e lui reagisce spruzzando acqua verso gli spalti. Attimi di tensione, ma passa subito. Poco distante si disputano diversi match di rugby a sette. Il match più seguito Fiji-Argentina, con i brasiliani che tifavano Fiji come non ci fosse un domani. La partita, carica di agonismo sfocia in una rissa che solo i tecnici delle rispettive squadre riescono a sedare. Qui gli impianti non sembrano troppo affollati, come per le partite di calcio che si giocano nelle città dove si sono svolti i Mondiali. A Salvador l’Argentina riesce nell’impresa di farsi fermare dall’Honduras sull’ 1-1 (Correa ha fallito un rigore sullo 0-0) facendosi eliminare, in uno stadio semi vuoto in cui il tifo è a senso unicocontro l’albiceleste: «Eliminado! Eliminado!» urla il pubblico.